Articolo Nazione di Prato
Tessuti pregiati e dignità agli operai La piccola azienda sbaraglia i big
Il genio questa volta è stato compreso. L’installazione creata e pensata da Lyria, realtà tessile di Montemurlo che ha sfidato al salone del mobile di Milano i big del settore casa-arredamento, ha fatto breccia nel cuore dei visitatori e degli organizzatori tanto che il viaggio di suoni, odori e tessuti di altissima qualità condensati nell’installazione House of Lyria in Alcova Journey into a dream ha conquistato il terzo posto tra i progetti selezionati per il Fuorisalone Award 2022, arrivando dietro solo a big come Iqos di Philip Morris International. “Un risultato straordinario che ha posto i nostri prodotti e la nostra politica di sostenibilità e di economia circolare all’attenzione del settore anche tra nomi ovviamente molto più conosciuti di noi”, commenta con più di un pizzico di soddisfazione Cristina Catani. Lyria nasce a Prato venti anni fa da un sogno: creare tessuti vivi, unici, senza tempo. Sogno a cui dà vita Riccardo Bruni, artista e autore di tessuti dal carattere inconfondibile, dove tradizione, ricerca e passione s’intrecciano. Oggi lavorano nello stabilimento di Montemurlo 33 persone. Dopo aver realizzato per oltre 20 anni tessuti per i più importanti fashion designer, da Donna Karan ad Armani solo per citarne alcuni, nel 2021 Lyria si è aperta anche al settore dell’interior design, realizzando cuscini decorativi, plaid e tessuti pensati per residenze private, boutique hotel e yacht, collaborando su progetti speciali. Ma lo ha fatto in un modo speciale: “I capi, come ad esempio i cuscini di arredamento che proponiamo, sono cuciti interamente a mano da una cooperativa di donne tunisine”, continua Catani. “È un progetto sperimentale per dare lavoro a famiglie nei loro Paese di origine.